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Emozioni in quarantena

Cari Genitori,

stiamo vivendo una situazione straordinaria e imprevista che purtroppo ha imposto una distanza fisica tale da non permetterci di erogare il servizio di sportello psicologico come avremmo voluto.
È tuttavia nostra convinzione profonda che la vicinanza emotiva e relazionale possa trascendere la distanza fisica.

Per questo vi poniamo qualche domanda su base anonima per comprendere come state trascorrendo questo periodo, basta cliccare sul link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScKIykt7pJdbYaqx6dqtQjeLOwcZjrwpAO-Hu8Up1BOtx141g/viewform 

 

A seguire due riflessioni dedicate ai genitori e ai figli

 

Riflessioni per Genitori

Cari Genitori,
Quella che stiamo vivendo è una situazione straordinaria e imprevista che purtroppo ha imposto una distanza fisica tale da non permetterci di rendere il servizio di sportello psicologico come avremmo voluto.
È tuttavia nostra convinzione profonda che la vicinanza emotiva e relazionale possa trascendere la distanza fisica, per questo condividiamo con voi alcune riflessioni, che partono da esperienze personali, professionali e dati della ricerca: un nostro modo di esservi vicini e un tentativo di favorire il processo di adattamento creativo che eventi come quello attuale richiedono ad ognuno di noi.

In questo periodo può capitare di…

 

…sentire ansia e paura più del solito (anche senza motivo apparente)?

“Una sensazione di non riuscire a respirare bene, come se avessi l’asma, tutte le sere quando vado a letto”, “Ho come un leggero senso di nausea, tutto il giorno”, “Non riesco a smettere di avere pensieri catastrofici sul futuro”, “Mio figlio ha cominciato ad avere il terrore dei dinosauri, così…all’improvviso, non capisco perché…”.

Questi sono alcuni dei tanti modi attraverso cui possono esprimersi stati d’ansia e paura in questo periodo. Ritrovarsi a vivere in una quarantena causata da una pandemia è un evento traumatico, che purtroppo altera l’idea che avevamo del mondo e ci costringe a un cambiamento esteriore delle nostre abitudini e comportamenti quotidiano e pone tutti di fronte a un processo di elaborazione interiore. Quest’ultimo, in particolare nell’infanzia, può avvenire attraverso modalità e tempi inaspettati e non immediatamente riconoscibili.

Per questo è importante accettare queste emozioni in noi e in chi ci è vicino come normale parte di un processo. Esprimerle in qualunque modo è un segno di forza e coraggio, non di debolezza, e per questo va accettato e stimolato, rispettando i diversi tempi e modalità dell’Altro.

Nell’infanzia e nella pre-adolescenza le modalità migliori per fronteggiare le emozioni difficili sono quelle artistiche e del gioco simbolico. Potrebbe risultare particolarmente efficacie “giocare” al corona virus, mettere in scena la quarantena con dei pupazzetti, creare storie, disegni riguardanti questo tema o, più in generale, l’emozione della paura, aiutando i nostri figli, sempre nel gioco, a trovare i mezzi per fronteggiare il pericolo, per proteggersi ed essere protetti e anche per mettere fine al contagio e sconfiggere il nemico!

 

…provare tristezza, nervosismo, rabbia?

Tristezza e rabbia sono tra le emozioni più difficili, e, purtroppo, anche tra le più comuni in questo periodo.

Quando i giorni in casa si susseguono uguali, uno dopo l’altro, a volte nascono pensieri negativi su di sé e gli altri, si moltiplicano e generano un senso di tristezza, senso di colpa o nervosismo e irritabilità...cosa fare?

Prima di tutto ricordarsi che ogni emozione porta con sé un bisogno fondamentale: essere espressa! Un’espressione funzionale dell’energia emotiva, senza ricadute negative su di sé e alla propria salute, sugli altri o sulle cose …Questo momento può essere un’ottima opportunità per iniziare un dialogo con sé stessi, attraverso un diario, o per aprirsi con i propri cari e amici in un modo più profondo di quanto si è abituati a fare.

E ricordiamoci che noi non siamo i nostri pensieri, e possiamo averne il controllo. Perché invece di concentraci su cosa ci manca o cosa abbiamo perso, non riflettere su cosa o a chi siamo grati? O invece di criticarci non trovare ogni giorno un motivo, piccolo o grande, per cui provare ammirazione, tenerezza, affetto verso noi stessi?

Anche il mondo delle App può aiutarci in questo, consigliamo il diario della gratitudine digitale: https://play.google.com/store/apps/details?id=journal.gratitude.com.gratitudejournal&hl=it .

 

…sentirsi sovraccarichi, stressati, non trovare tempo per sé?

Mentre il mondo si ferma, per molti genitori, tra lavoro da casa, gestione della casa, dei figli, della scuola, della famiglia di origine, questo periodo significa correre ancora più di prima!

Darsi giornalmente un tempo, anche breve, esclusivamente per sé, non colpevolizzarsi, mettere in pausa i conflitti con il proprio partner, possono costituire antidoti allo stress eccessivo, che può causare questo periodo.

 

…sentirsi annoiati?

In particolare per chi è abituato a ritmi frenetici, ritrovarsi fermo in casa spesso ci costringe a confrontarci con un’emozione che avevamo dimenticato o, forse, mai conosciuto: la noia. Per qualcuno può essere un confronto occasionale, per altri può essere un sentimento pervasivo e difficile da gestire.

L’invito è a non cercare di “combatterla” o di “cacciarla” riempiendo il nostro tempo con attività che non ci soddisfano mai pienamente (social, abbuffate di notizie sulla situazione, videogiochi), ma di accoglierla, vedendola come un sentimento positivo a cui tuttavia non siamo abituati, un’opportunità di sperimentare la pienezza dello stare con sé stessi nel momento presente, mettendosi in pausa momentanea: qualcosa di nuovo si farà strada...

La noia infatti è il segreto della creatività e della curiosità, uno stato di vuoto potenzialmente fertile che ci prepara a dirigerci verso qualcosa di inatteso e nutriente! E allora proviamo a stare nella noia, a darle il tempo di parlarci e ad ascoltarla, potrebbe portarci in luoghi inaspettati e meravigliosi!

 

…non sapere come spiegare la situazione ai figli, o non sapere come rispondere alle loro domande?

Come dirlo a un bambino? Lo potrei spaventare eccessivamente? Potrei dargli delle informazioni eccessive, non adatte alla sua età?

È  naturale sentirsi a disagio, è una situazione nuova e straordinaria e in continua evoluzione. Tutti noi cerchiamo informazioni per comprendere meglio ciò che è e ciò che sarà. In particolare con i più piccoli, parlare del Covid-19 può essere difficile.

Per tutti è importante dedicare un tempo limitato in cui informarsi…meglio evitare abbuffate di notizie: il rischio è un’indigestione!

Online sono disponibili diversi contenuti, pensati appositamente per spiegare la pandemia ai più piccoli, di cui alleghiamo i link:

 

…sentire il bisogno di parlare con qualcuno di quello che succede, dei propri pensieri ed emozioni?

In questo caso parlarne con un professionista può essere di aiuto, per ricevere sostegno e supporto, per chiarire qualche dubbio, solo per avere uno spazio per sé.

Noi ci siamo, anche on-line, per contattarci potete scrivere a:

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Un abbraccio virtuale,

il Team ASPIC per la SCUOLA

 


Riflessioni per Ragazzi 

Cari ragazzi e ragazze,

Quella che stiamo vivendo è una situazione straordinaria e imprevista che purtroppo ha imposto una distanza fisica tale da non permetterci di rendere il servizio di sportello psicologico come avremmo voluto. Pensiamo che la vicinanza emotiva e relazionale possa in questo momento colmare la distanza fisica, per questo condividiamo con voi alcune riflessioni, che partono da esperienze personali, professionali e dati della ricerca: un nostro modo di esservi vicini e un tentativo di favorire il processo di adattamento creativo che eventi come quello attuale richiedono ad ognuno di noi.

 

In questo periodo potrebbe capitare di…

 

… provare rabbia?

È tutto ok! Siamo costretti a stare molto tempo a casa, abbiamo una serie di limitazioni che, anche se sono per la nostra tutela, possono farci provare fastidio ed irritabilità. Non sei solo a sperimentare questa emozione, ti puoi sentire da solo se provi a soffocarla o se la assecondi eccessivamente. La rabbia è energia pura e a volte ci potrebbe sembrare incontenibile.  Quando ti accorgi di essere infastidito anche per cose di poco conto, immagina che puoi condividere questa emozione e parlarne con le persone a te vicino, oppure riconoscerla e custodirla nel tuo diario (meglio se di carta, così puoi scrivere con forza quello che ti passa dentro!). La grande energia incontenibile si potrebbe placare e ti potresti accorgere che è molto più gestibile di ciò che ti eri immaginato. Oppure trova tu un modo in cui la tua energia possa essere espressa, senza far del male ad altri, a te o a cose e oggetti…raccontaci i modi che hai trovato tu!

 

… provare tristezza?

Accoglila! Come possiamo non sentirci così qualche volta, in questo periodo! La tristezza è una delle emozioni fondamentali della nostra vita, attraverso la quale possiamo sentire la vicinanza con noi stessi e con gli altri. Non nasconderla, le lacrime possono essere espressione di un contatto vero con la realtà e con il proprio sentire. Attraversare la tristezza ci può mettere in contatto con ciò che ci manca e ci offre l’opportunità di riconoscere ciò che per noi è realmente importante. Quando la tristezza bussa alla nostra porta, apriamole, diamole il permesso di esprimersi liberamente anche condividendola con chi ci è più vicino….perchè poi, così, passa!.

  

… provare ansia?

Quando questo accade stiamo viaggiando nel futuro e forse ci stiamo chiedendo: “Tutto questo quando finirà?” e non avendo risposte concrete (per ora) entriamo in agitazione. In questo periodo sono tante le cose che ci possono far entrare in ansia, se ti capita di sentirla, fai dei bei respiri profondi e pensa che tutto questo è temporaneo, che avrà una fine. Concentrati su ciò che di bello puoi trovare oggi e scegli qualcosa che ti fa stare bene ora.

 

… provare paura?

La paura è un’emozione utile in quanto ci mette in allerta contro i pericoli reali. Provare paura verso la situazione attuale è quindi una reazione fisiologica buona per noi. Grazie alla paura mettiamo in atto comportamenti adeguati e protettivi. Quindi non scacciarla, è un tua alleata! Ricorda che non sei da solo nel vivere questa emozione e condividere la paura con gli altri la rende meno spaventosa!

Anche il mondo delle app può aiutarci in questo, consigliamo il diario della gratitudine digitale (https://play.google.com/store/apps/details?id=journal.gratitude.com.gratitudejournal&hl=it).

 

…di avere voglia di un tempo solo per sé e non trovarlo?

Niente di più lecito! Ognuno di noi ha la necessità di dedicare a sé stesso un tempo per stare con sé senza dover fare per forza qualcosa, nel quale ricaricare le proprie energie. Perché non scegliere un ambiente nella tua casa, in cui ogni membro della famiglia può prenotare il suo spazio privato di ricarica energetica? Anche un’ora può bastare e anche un angolo o una poltrona possono essere lo spazio esclusivo e inviolabile…a tempo!. Ricorda, solo quando sei carico puoi donare la tua energia agli altri.

 

…sentirsi annoiati?

La noia è un’emozione naturale, se la contrasti, potresti amplificarne l’intensità. Se vivi la noia assaporandone le potenzialità potresti anche scoprire nuove “invenzioni”. Lo sapevi che Newton, mentre si annoiava sotto un albero, ha visto cadere una mela e ha scoperto la legge fisica della forza di Gravità? Metti all’opera la tua creatività, potresti essere il nuovo Newton!

 

…di non capire alcune cose che vedi in TV o leggi da internet?

Non siamo tutti medici e scienziati: se alcuni messaggi che ti arrivano non sono chiari fai domande e informati. I genitori e gli insegnanti potrebbero non avere tutte le risposte, ma possono aiutarti a comprendere meglio la situazione attuale. La curiosità è il motore trainante per ogni grande scoperta e per la vita stessa, quindi lasciala fluire liberamente, fai domande!

 

…di sentire il bisogno di parlare con qualcuno di quello che succede, dei tuoi pensieri e delle tue emozioni?

In questo caso parlarne con un professionista può essere di aiuto, per ricevere sostegno e supporto, per chiarire qualche dubbio, o anche soltanto per avere uno spazio tutto per te, per condividere e raccontare.

 

Noi ci siamo, anche on-line, per contattarci potete scrivere a:

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Un abbraccio virtuale,

Dott. Antonio Maria Carosella (Psicologo)

Dott.ssa Giorgia Scarpitti (Psicologa)